C'è un aspetto romantico e suggestivo nella nebbia: distende un velo delicato che sfuma i contorni, rendendo il paesaggio morbido, malinconico, magico e misterioso, tutto allo stesso tempo.
La nebbia è fredda, penetra nelle ossa, e ci fa sentire soli, fragili, sperduti.
Ci ricorda che spesso bisogna perdersi per potersi ritrovare, poiché in essa è facile smarrirsi.
E' lo specchio nebuloso delle nostre insicurezze e paure, che devono essere affrontate, attraversate e superate.
Nasconde i particolari mostrando solo l'essenziale, ci conduce "tra le nuvole", e quando si leva dai campi, dai fiumi e dalla vegetazione, è il respiro della Terra . A volte il sole la illumina, e dentro quel magico bagliore si può vedere solo con l'occhio dello spirito.
La nebbia di Avalon è l'arcaica perdita, è l'ovattato silenzio dei pensieri accompagnato dal solo battito del cuore, è lo scrigno dei segreti, la custode del Graal, è la porta che dissolvendosi si apre solo a chi sta sinceramente cercando l'autenticità di se stesso.
Accarezzando le cime dei monti, la nebbia scende giù nel bosco dal cielo: è un cupo e piovoso avvertimento d'autunno.
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Testo e foto di Niviane. Vietato copiare o utilizzare il contenuto di questo post o parti di esso senza aver ricevuto il consenso esplicito e scritto dell'autrice
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