mercoledì 18 agosto 2021

Gemme, muschi e cortecce..

Foto di Febbraio

Tutto mi meraviglia, mi sorprende, e mi incuriosisce. Se entro in un bosco mi faccio rapire dalle forme degli alberi, dagli odori di terra, muffe, fiori, dal fogliame, dai colori, dai suoni, dai raggi di luce che filtrano creando l'effetto "occhio di bue" e che mai sono riuscita a fotografare. È così per ogni cosa, che si tratti di montagne, di mare, di campagne, ma anche di bellezze create dall'uomo: lavori artigianali, giardini, architetture che si armonizzano con l'ambiente o vere e proprie opere d'arte. Quando vidi "Sopra il villaggio" (o anche "Sulla città" come indicano alcuni) di Chagall rimasi a fissarlo per venti minuti. In quel dipinto c'era magia, amore, sogno, colori, felicità e bellezza, tanto che provai a dipingerlo.
La bellezza avvolge, rilassa, pacifica, non c'è niente da fare, è così, tanto che oggi c'è chi organizza le camminate meditative, lo yoga in spiaggia, i piccoli concerti di arpa o pianoforte su prati in quota, le passeggiate terapeutiche nel bosco, e se accarezzi o abbracci un albero, ne ammiri la corteccia, lo respiri, o semplicemente ti rilassi sotto di esso protetta dalle sue fronde, poi si attiva in te il desiderio che sia protetto, che viva per sempre, che quel bosco resti intatto, perchè quel nutrimento di energia e pace arriva nel momento in cui la bellezza non è solo "vista" ma anche vissuta con i sensi e con la percezione animica. La natura ci insegna che si è solo un essere vivente fra tanti, senza definizioni, liberi di Essere solo se stessi, poichè immersi tra le sue braccia ogni appellativo diventa nuvola che se ne va, e questo insegnamento deve essere praticato nella vita quotidiana, per vivere semplici, leggeri, in modo pieno e vero.  


Foto di Agosto

La meraviglia è ovunque, anche nelle piccole cose. Ad esempio a me affascinano questi licheni, che si attaccano alle cortecce rivestendo il tronco degli alberi, facendosi largo tra muffe e muschi. Mi piace come abbracciano e "disegnano" l'albero. La natura ci nutre in molti modi, anche immateriali, la bellezza è uno di questi modi, e se guardiamo bene ce n'è ovunque. La gente passa nel bosco veloce, talvolta facendo molto chiasso, correndo qua e la senza osservare, magari strappando ciò che ne attira l'attenzione. Eppure se ci si ferma a "sentire", ci si accorge che nel bosco siamo immersi in un grande organismo vivente e pulsante, forse talvolta anche un pò ostile di ragnatele, prede e predatori, i cui equilibri, esattamente come nel mare, sono perfetti e forse proprio per questo delicati: il loro sconvolgimento decreta distruzione. Spesso si sentono rumori tra le foglie ma resta invisibile la causa, e se ci si ferma immobili e silenziosi potremmo vedere uscire uno scoiattolo, un'arvicola o qualche altro piccolo abitante del bosco, che prende coraggio dalla nostra immobilità. La bellezza che ci offre la Natura è fatta di colori, forme, odori, luci e ombre. La terra, l'aria, le rocce e l'acqua insieme creano spettacoli di cascate, funghi, felci, torrenti, grotte, cespugli intricati, radici, cortecce più o meno lisce, più o meno spesse, ma è anche polvere e fango, e l'insieme di tutto crea un ecosistema in cui abitano animali di moltissime specie, piccoli e grandi, sulle zampe, striscianti o alati. Le luci di Avalon sono un faro sulla bellezza, e tutte le cose della natura, belle o brutte ai nostri occhi, sono un sacro riflesso dei mondi d'incanto. 

A volte la natura sembra parlarti di quanto sia offesa per quella "mascherina chirurgica" buttata in mezzo ai fiori di un prato di montagna in un parco che dovrebbe essere protetto. Chi non sa vedere la bellezza, o non la capisce, può fare queste cose. Io non ho mai creduto al fanatismo ecologico, ma al rispetto ci credo molto. Rispettare la natura significa rispettare la vita. Se ognuno di noi praticasse questo rispetto, il mondo sarebbe salvo. 

E con questo concludo. "Senza clamore" un piccolo spiraglio tra le nebbie è stato aperto, piccole gemme che possono fiorire, non servono altre parole, né altri indizi, e ognuno costruisce le sue vie. Ora è per me tempo di tornare al di là delle nebbie e sparire dietro di esse, tra le luci di Avalon che brillano oltre la nona onda del mare, e si riflettono tra le stelle e nella natura di questa Terra. Blessed be. 

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- Foto di ©Niviane

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Testo di Niviane. Vietato copiare o utilizzare il contenuto di questo post o parti di esso senza aver ricevuto il consenso esplicito e scritto dell'autrice


2 commenti:

  1. Grazie per essere passata a lasciarmi un commento e, soprattutto, per avermi linkato questo tuo blog! Anzi, sappi che io sono sempre alla ricerca di blog interessanti da leggere e seguire, in questo periodo, poi, più che mai!
    Da fotografa amatoriale posso comprendere benissimo quel senso di impotenza nel cercare - senza riuscirci - di fotografare alcuni luoghi, oggetti, situazioni. Anche perchè, in quel momento, non devi imprimere soltanto immagini, luci ed ombre, ma anche emozioni. In compenso, queste emozioni, con le parole sei riuscita a renderle più che bene!
    Non sopporto nemmeno io le persone che attraversano i boschi o i parchi senza il dovuto rispetto che occorre invece portare a simili luoghi. Per me un bosco è sacro, sentire schiamazzi al suo interno mi ha sempre messa a disagio, se non in uno stato simile alla rabbia. E non parlo delle voci dei bimbi che corrono e giocano: nella maggior parte dei casi ho visto molto meno rispetto da parte degli adulti.
    Un abbraccio grande e felice Samhain!

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    1. Grazie a te Myriam. 😀
      Io non sono brava a far foto, non conosco i segreti del fotografo, scatto col cellulare o con l'impostazione automatica, e spesso non sono contenta del risultato. Ogni tanto mi capita qualche foto più riuscita che esprime la mia emozione di fronte alla bellezza, ma si tratta di una foto su venti e che comunque ha bisogno di qualche parola di accompagnamento 😉

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