giovedì 2 luglio 2020

Kerridwen

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La “Ystoria Taliesin” narra che ai tempi di Artù, nel Penllyd, Cerridewn/Kerridwen e il marito, Tegid Voeland, avevano due figli bellissimi (un maschio e una femmina), e un terzo figlio bruttino di nome Avgadd. La madre, non potendo renderlo più bello, voleva renderlo saggio e uomo di grande conoscenza, e così nella sua grotta iniziò a preparare una pozione di erbe. Dato che andava rimestata di continuo mise un giovane ragazzo, Gwyon Bach, a svolgere questo compito mentre lei andava in giro per i boschi e i prati a cercare le erbe. La pozione doveva bollire un anno e un giorno, e solo tre gocce avrebbero dato ad Avgadd la conoscenza, mentre tutto il resto della pozione era solo veleno. Quando il tempo fu finito e la pozione era quasi pronta, le tre gocce bollenti schizzarono sul dito di Gwyon che, sentendo bruciare, se lo portò alla bocca e lo leccò. Da quel momento tutta la saggezza e la conoscenza del mondo fu improvvisamente sua. Quando Kerridwen lo scoprì voleva punirlo ma il ragazzo, trasformandosi in una lepre, fuggì. Allora lei lo inseguì in forma di levriero e lui mutò in un pesce, quindi lei divenne una lontra, e lui un uccello, così lei si trasformò in un falco per cacciarlo e lui in chicco di grano in mezzo al granaio. A questo punto Kerridwen diventò gallina e si mangiò il grano. Quel "seme di grano", simbolo della materializzazione della forza solare sulla terra, finito nel suo grembo, crebbe e dopo nove mesi Kerridwen partorì un bambino: si trattava di Taliesin, che divenne il più saggio e potente bardo di tutti i tempi. La particolarità delle storie celtiche è che non si capisce mai se sono totalmente inventate o se invece si tratta di personaggi realmente vissuti e mitizzati. Questo racconto narra di una storia iniziatica a partire dalla grotta (ventre della Dea, della natura, luogo dell'inconscio), passando attraverso la natura e i suoi quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco), per poi tornare in quel ventre (simbolo del proprio ventre, della propria interiorità, ma anche della Terra stessa) a crescere e rinascere con una consapevolezza evoluta di se e del mondo. Kerridwen è l'archetipo di antiche energie terrene presenti fin dalla notte dei tempi, quindi della Terra stessa che crea vita e tesse le sue leggi nei profondi, bui e fecondi anfratti sotterranei. Anziana quindi, ma non sterile. La Terra non è veramente sterile nemmeno quando in pieno inverno, nel suo sonno, lo sembra. Il tardo autunno e l’inverno sono il suo tempo, il tempo in cui il seme (il chicco di grano) resta celato nelle sue profondità (il ventre), protetto, nutrito, dormiente sotto la coltre ambrata e poi sotto la neve. Quel chicco di grano può essere anche il seme che abbiamo seminato nell’interiorità, ora dormiente ma pronto ad aprirsi e sbocciare non appena si presenta la situazione ottimale affinché avvenga. Il nome Kerridwen non ha una derivazione chiara. Ker può significare “porta”, o “corno”, o “adunco, storto, ricurvo” (da “cwrr”), o anche calderone (da “coire/cerru”), o “poema” (da “cerdd”). E’ certamente la Signora della Natura, identificata nella Terra stessa e nella sua naturale intrinseca saggezza. Il termine "Awen", con cui viene chiamato il calderone di Kerridwen, significa "ispirazione poetica" quindi indica le proprietà della grande saggezza, della ispirazione creativa e luce di conoscenza. Gli animali in cui Gwyon si trasforma sono simbolo di una sorta di viaggio iniziatico sciamanico nei quattro elementi, poichè essi sono rispettivamente legati all'acqua (il pesce), alla terra (la lontra), all'aria (l'uccello) e al Sole/fuoco (il chicco di grano), che non a caso è l'ultima sua trasformazione: il fuoco infatti è l'elemento trasformatore, in questo caso come luce della saggezza. 
Jhenah Telyndru ci indica, come luogo fisico di Kerridwen, il "Llyn Tegid" detto anche Bala Lake, che si trova in Snowdonia. Prende il nome da Toegid Foel, un principe che è citato nella Ystoria Taliesin come marito di Kerridwen. La considera signora del periodo del "confronto" in cui si svela ogni ombra celata nell'inconscio, e la associa alla Luna Calante, le cui energie favoriscono l'interiorizzazione, la visione e l'allontanamento di tutti quegli elementi mentali o materiali che pesano inutilmente sul nostro procedere nella consapevolezza e nella realizzazione dei nostri scopi. 


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Note Bibliografiche:
- "Avalon Within" di Jhenah Telindru, Ed. Llewellyn Publications 

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Testo di Niviane. Vietato copiare o utilizzare il contenuto di questo post o parti di esso senza aver ricevuto il consenso esplicito e scritto dell'autrice

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