domenica 21 giugno 2020

Sulis e Airmed

da Pinterest.com
 

Litha è la festa del solstizio d’estate, e in questo momento le erbe medicamentose sono al massimo del loro contenuto di sostanze benefiche. Per gli irlandesi, la conoscenza di tutte le erbe apparteneva ad Airmed. Era figlia della divinità associata alla medicina Diancecht, un tipo molto capriccioso, facente parte della stirpe dei Tuatha De Dannan. Aveva vari figli, tra cui Miach ed Airmed. Miach superò il padre in bravura, tanto che ricostruì la mano che Re Nuada aveva perso in battaglia, dimostrando “poteri chirurgici”, e Diancecht, geloso, provò ad ucciderlo crudelmente più volte, ma Miach era così abile che riusciva a rigenerare se stesso. Alla fine Diancecht riuscì ad infliggere il colpo mortale. La sorella Airmed andò a piangere sulla sua tomba, e in quel terreno bagnato dalle sue lacrime nacquero tutte le piante curative del mondo (calcolate in 365) che lei amorevolmente raccolse e mise in modo ordinato sul suo mantello (il Brat Airmethe), cucendole come fossero piantate su un prato. Ma ecco che di nuovo Diancecht si arrabbiò e mischiò tutte le erbe. Per questo nessun essere umano potrà mai padroneggiare pienamente tutti i segreti dell’erboristeria che solo Airmed conosce. Le antiche leggende sanno essere anche piuttosto crudeli. Airmed e i suoi fratelli, tramite il canto e l’incanto, furono in grado di risuscitare i morti al pozzo di Slaine.



"Airmid" di Morgaine du Mer


Ma veniamo all’archetipo che io associo a questo periodo, ovvero, la Dea Sulis.
Non vi sono leggende specifiche su di lei, perché è una antica Madre ancestrale, una delle antiche dee solari che portavano luce e creazione. Il suo nome può avere due derivazioni: la prima è dall’irlandese antico “suil”, che significa “occhio, spacco”, indicando sia l’apertura del ventre divino da cui esce la vita, sia la feritoia nella roccia da cui sgorga la sorgente e che, secondo gli antichi celti, era un punto di contatto con i regni del Sidhe, poiché da quella feritoia si poteva comunicare con quel popolo magico e loro potevano vedere cosa succedeva in superficie. Il Sidhe, o Daoine Sidhe, è il nome usato dai Tuatha De Dannan quando, dopo la battaglia con i Milesi, dovettero lasciare la superficie della terra ai vincitori e furono costretti a vivere sotto terra, ovvero, nelle grotte, sotto le radici degli alberi, sotto i laghi, negli anfratti sotto le colline, tra i dolmen, nei tumuli ecc… Si tratta in realtà di un luogo fatato, fuori dallo spazio e dal tempo, dove questo popolo, divenuto “piccolo” per necessità, costituito di fatine, folletti, nani, ecc… , danzano alla luna, banchettano e, secondo alcuni, rapiscono i bambini. La seconda ipotesi riguardo il nome Sulis, quella più classica e ancora oggi accettata, è che sia il termine orginario del gallese “haul” o dal celtico "sul", ovvero sole. Quello che sappiamo per certo è che a lei fu dedicato un tempio nella città di Bath, che fu chiamato Acque Sulis. La gente andava lì per bagnarsi in quelle acque termali, per portare doni chiedendo abbondanza e per avere giustizia. Nel tempio infatti sono state trovate delle tavolette incise con parole maledicenti verso persone che avevano rubato o fatto altri torti.
Alcune epigrafi alle terme di Bath (unico luogo dove appare il nome Sulis), le dediche e le iscrizioni in latino a lei rivolte e ritrovate sia in Britannia che in Gallia, parlano di lei come Matribus Sulevie, Deae Suleviae e Sororibus Sulevie, quindi madre divina legata ad una sorellanza, costituita forse dalle sue sacerdotesse. Suleviae è una sorta di nome plurale di Sulis, che risulta essere la triplice dea. Per le sue caratteristiche, i romani l’hanno associata alla Dea Minerva, chiamandola proprio Sulis Minerva, ed è a lei che è dedicato Acque Sulis, che fu fatto costruire proprio dai romani dove c’erano le fonti di Sulis, già venerate dalle popolazioni autoctone. Il binomio acqua e sole era considerato molto potente in merito a energie vitali, creative, nutritive e guaritrici. Lei era la Madre ancestrale, il sole che scalda, l’acqua che purifica e nutre, l’occhio che guida e che vede tutto, a cui nessuna cattiva azione può sfuggire.


Testa di Sulis Minerva trovata nel Tempio di Bath


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- Le immagini di Sulis sono entrambe prese da Pinterest.com dove non era indicato il nome degli autori
- Immagime di Airmed di Morgain du Mer

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Testo di Niviane. Vietato copiare o utilizzare il contenuto di questo post o parti di esso senza aver ricevuto il consenso esplicito e scritto dell'autrice

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