domenica 20 settembre 2020

Tra le antiche pietre

Avebury


...intanto fermiamoci qui. Fermiamoci tra i giganti di Avebury, e qualche luogo leggendario della Britannia. 
Avebury è un enorme sito archeologico che risale a circa 5000 anni fa.
E' il più antico e il più grande del mondo, merita una attenzione particolare. E' così grande che al suo interno c'è cresciuto un paese, piccolo ma carino. Per visitare le pietre si passa da una parte all'altra del villaggio. E' diviso in quattro settori (Nord Est, Nord Ovest, ecc...) ed era costituito da due enormi cerchi di pietre con all'interno altri cerchi più piccoli e gruppi di pietre o pietre singole e il tutto è circondato da un fossato di più di 400 mt di diametro!! Ci sono moltissime "stones" davvero enormi, sia in altezza che in larghezza. Il fossato, che forse è la prima cosa costruita, è databile a partire dal 3400 a.c., mentre le pietre sono state inserite circa 1000 anni dopo. Esternamente c'è uno splendido allineamento di pietre in fila a coppie, che probabilmente era la via di accesso al cerchio, ed è piuttosto lunga. Passare in quella "via" erbosa in mezzo alle pietre fa uno strano effetto, poiché quei saggi arcaici monoliti sembrano dei guardiani che proteggono e controllano coloro che accedono al grande cerchio. Molte pietre furono distrutte dalla chiesa perché era imbarazzante avere un sito così grande associato a riti pagani. Tutt'oggi il paesello sta al centro del cerchio, ed è un luogo dove molti druidi e neopagani vanno a compiere i loro cerimoniali. Quando c'eravamo noi, una druida locale stava (credo) iniziando un suo adepto nei pressi di una grande pietra centrale. Sempre parte del sito di Avebury, a un miglio o poco più dallo stone circle, sono anche "The Sanctuary" (dove c'era un altro cerchio ma non resta quasi nulla), Windmill Hill (dove sorgeva un villaggio preistorico ma anche lì non c'è rimasto gran che), West Kennet Long Barrow (camere funerarie) e infine la Silbury Hill, una sorta di piramide conica disposta in mezzo ad un grande prato. La collina (foto in fondo) in realtà non è una vera collina, ma un manufatto, ovvero, una enorme "costruzione" grande come la più piccola delle piramidi di Cheope. Sotto questo strano tumulo non sono state trovate tombe, e ancora non se ne conosce l'uso. Alcuni suppongono che in cima venissero compiuti dei riti e che i sacerdoti erano visibili a tutta la vallata sottostante. Ma sono solo ipotesi. Da quando lo hanno riconosciuto come "costruzione" e quindi monumento nazionale, non permettono di raggiungerlo e di salirci sopra. Di sicuro qui ad Avebury c'era uno dei più grandi insediamenti preistorici, perfettamente organizzato con i loro luoghi di culto, la cui costruzione è un grande mistero, ma le pietre e gli allineamenti sono spettacolari. 







Silbury Hill

Una delle cose che trovo più spettacolari di questi luoghi "celtici" sono le antiche pietre erette da popoli ritenuti "primitivi", che hanno abitato quelle terre prima dei celti, ma che erano in grado di muovere pietre enormi pesanti tonnellate, trasportarle fino al sito prescelto e costruire cerchi di pietre di una precisione incredibile. Non si sa ancora quale era la vera funzione di queste pietre erette che formano i cosiddetti "dolmen", che spesso erano camere funerarie, "cromlech", i cerchi di pietre, i "menhir", le pietre erette singole, e i tumuli, che spesso ricoprivano le camere funerarie. Esse sono state usate in seguito anche dai druidi, per celebrare i loro riti sacri. Ci sono molte ipotesi, ma poche certezze. Queste costruzioni richiamano ad un forte legame con la terra, e probabilmente, secondo certi archeologi (vedi Marija Gimbutas) erano legati a forme di spiritualità fortemente connesse al divino femminile fertile, datore di vita ma che riaccoglie in se ciò che è morto affinchè la sua anima possa ritrovare la via della luce celeste passando di nuovo all'interno dello stesso ventre da cui è venuta quando ha assunto una forma fisica. 
Per vedere questi misteriosi monumenti ancestrali bisogna avventurarsi per strade strette tra le brughiere. Vederli apparire in mezzo a quei pascoli, ancora là dopo millenni, avvolti nella nebbia, è molto suggestivo. Contrariamente a quello che si potrebbe credere, non eravamo solo noi ad avventurarci per andare ad incontrare questi ancestrali antenati di pietra, anzi: talvolta era difficile fare una foto senza la presenza di persone all'interno di essi. Le foto sono un pò scure, ma sembrava sempre di essere alle sei di sera in Ottobre inoltrato nonostante fosse estate!

BRITANNIA


Stonehenge

Stonhenge: chi non lo conosce? Ci hanno fatto su una marea di documentari. E' il cromlech più imponente e famoso composto da pietre colossali che secondo gli studiosi sono fatti di un tipo di roccia che si trova a chilometro di distanza e hanno cercato di spiegare in mille modi come potrebbero aver trascinato quelle pietre incredibilmente grandi fino lì nella preistoria. E' probabilmente un orologio astronomico che indicava in modo speciale i solstizi d'estate e d'inverno, che molto probabilmente rappresentavano due momenti particolarmentesacri, ovvero quello del giorno più lungo da cui però inizia il declino del sole e quello della notte più lunga in cui avviene la rinascita del sole.
 


Sito preistorico "Bryn Celli Ddu" sull'Isola di Mona, dove i drudi furono massacrati dai romani

"The Tregiffian Burial Chamber"

"The Merry Maidens"

The Merry Maidens: questo cerchio del tardo neolitico è stupendo. Le pietre non sono alte, ma il cerchio è quasi intero. La leggenda dice che diciannove fanciulle furono trasformate in pietra per aver ballato di domenica, al suono di due suonatori, pietrificati anche loro. Chissà: magari veramente delle fanciulle danzavano in questo cerchio sotto la luna. La leggenda che le vuole pietrificate per non aver rispettato il "giorno del signore" è evidentemente la solita rivisitazione cristiana di qualche leggenda più antica e molto femminile. Ora le "nineteen maidens" se ne stanno in un profondo silenzio, dove l'unica cosa che si sente è la carezza del vento. 




menhir "Men Scryfa"

Men Scryfa: questa pietra eretta reca una incisione dedicata ad un leder tribale (Rialobranus) figlio, probabilmente, di Re Cunovallos. La scritta però, tra muschio e corrosione, non è che si veda benissimo. Si trova vicino a Men-an-tol, e probabilmente era nel sito dove era stato sepolto il guerriero. La leggenda dice che egli pesasse esattamente come la pietra eretta. La fantasia dei britanni nell'esaltare i loro eroi è sempre commovente.  La sua bellezza è proprio nel suo stare sola, fieramente in piedi, in quella desolazione che spazia verso l'orizzonte. Per arrivare a vedere sia Men-an-tol che la pietra dell'eroe celtico bisogna camminare una ventina di minuti in una stradina sterrata nella brughiera. 

"Men an Tol"

Men-an-tol: in cornico significa "pietra forata", e potrebbe essere una sorta di "orologio". Tradizionalmente però le pietre forate vengono associate alle fate, e per questo c'è la credenza che sia un sito abitato dal "piccolo popolo" dove avvengono miracolose guarigioni. 


"Lanyon Quoit": dolmen eretto all'incirca nel 1800 a.c.

"The King Cross"

The King cross: anche se sembra un sito preistorico, in realtà è probabilmente un monumento commemorativo del 9 sec. d.c. scolpito su granito in onore del Re Doniert, ultimo Re della Cornovaglia di cui si ha ricordo. Si trova vicino a The Hurlers.


"The Hurlers"

The Hurlers: 3 cerchi di pietre che si trovano al limitare della brughiera Bodmin Moor, di cui se ne vedono bene soprattutto 2, e che rappresentano una serie di allineamenti solari e forse anche con alcune costellazioni (Vega e Arcturus). Sono stati costruiti nel neolitico, tra il 2100 e il 1500 a.c. . Sono state chiamate così in base ad una vecchia leggenda che narra di persone che mentre stavano giocando al Cornish Hurling sono rimasti pietrificati. Ma d'altronde la Cornovaglia ha una leggenda per ogni cosa.




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IRLANDA

La collina di Tara

In Irlanda la Dea è estremamente presente: Ana/Aine, il suo alter ego invernale la Black Annis e soprattutto la Dea Brigit (dea e santa) sono ancora considerate. 
Ma veniamo ai Tuatha de Danann: essi sono considerati un popolo di persone dai grandi poteri e conoscenze, che discendevano da una Dea di nome Dana (o almeno questa è l'interpretazione dei celtisti ottocenteschi). In realtà le loro storie sono piene di donne speciali: Macha, veloce più di un cavallo, che maledì i guerrieri dell'Ulster alle doglie del parto per averla costretta a correre una gara mentre era incinta. La Dea Morrigan, spietata signora della morte e paradossalmente della fertilità. La Regina Maeb, la cui tomba svetta in cima alla collina sopra il sito preistorico di Carrowmore, e che è un tumulo così enorme che si vede benissimo dal basso. Ella fece guerra al Re dell'Ulster, ma trovò Cuchulainn, il guerriero più potente di tutti poiché figlio del Dio Lugh, a metterle i bastoni fra le ruote. In Irlanda ci sono grandissimi siti preistorici: il più famoso di tutti è Newgrange e tutta la zona limitrofa, come quella denominata "Knowth", un'area grandissima piena di tumuli ricoperti di erba, alcuni molto grandi, e tracce di insediamenti, di cui uno sopra al tumulo centrale e più grande. All'esterno di essi vi sono grosse pietre di sostegno tutte incise a spirali, cerchi onde, e segni a V che la famosa archeologa Gimbutas chiamava "chevron". Il fiume Boyne, nella cui valle si trovano questi siti, prende il nome dalla Dea Boann.
L'Irlanda è anche terra di santi, come il famoso San Patrizio, che cristianizzò tutta l'Irlanda, per cui vi sono molte vecchie e suggestive abbazie, ma il cristianesimo celtico reca ancora molto i segni del paganesimo. Una nota a parte la merita la collina di Tara: non c'è molto sopra, ma è un sito antico, dove i fossati raccontano la presenza di una importante costruzione in legno. Nella foto qui sopra si vede il punto dove era la pietra che tuonava quando chi era degno di essere Re vi sedeva sopra, e sullo sfondo c'è una sorta di tumulo detto Dumha na nGail (collina degli ostaggi). Alcuni cartelli indicano il nome di alcuni punti del sito: Cormac's House, e Grainees's Fort o sala dei banchetti. E' qui che il Dio Lugh andò ad offrire i suoi servigi al Re, e siccome nel castello erano già presenti persone che sapevano fare le stesse cose per cui egli si proponeva, si offrì di essere il "samildanach" ovvero il tuttofare.
L'Irlanda è una terra verde e bellissima, piena di vecchie abbazie e castelli spesso abbandonati e parzialmente crollati incredibilmente suggestivi e quindi mete turistiche. Un castello particolarmente singolare è il Blarney Castle, dove se baci una determinata pietra avrai il dono dell'eloquenza, e fuori c'è un giardino bellissimo, che sembra veramente da favola, dove c'è una scala dei desideri, le pietre dei druidi, una pietra delle streghe, e un "altare sacrificale" (che poi è una grossa pietra distesa). 


Knowth


Entrata di Newgrange


dolmen, fra i tanti, di Carrowmore

Blarney Castle


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BRETAGNA

Carnac è il sito più grande di pietre erette del mondo. Ci sono chilometri di allineamenti continuativi che si dividono in quelli di Menec, Kermario, Kerkado e i giganti di Kerzerho. Nessuno sa quale era lo scopo di queste distese di pietre erette. 
Il Cairn di di Barnenez, in cima alla collina sul golfo di Morlaix, è stupendo perchè non solo è enorme, ma perfettamente integro e vi si gode una vista stupenda sul golfo sottostante. 
Al Tumulo di Er Grah di Locmariaquer c'è un menhir  enorme, alto più di 20 mt. e del peso di 300 tonnellate circa, che è a terra e spezzato, ma sembra che non sia caduto da solo per la troppa altezza ma che sia stato abbattuto proprio dai popoli che lo avevano costruito dopo la sua costruzione. Faceva parte di un allineamento di molti altri menhir che si estendevano per chilometri.

Alineamenti di Carnac


Carnac - domen di Kercado
Kerzerho


Pietra con incisioni nel tumulo di "El Grah"





dolmen "La Roche aux Fees"



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